Il viaggio fotografico di Rosario Vicino
Articolo di Ljdia Musso pubblicato su Whipart 29.11.2023
Il suggestivo mondo della fotografia di Rosario Vicino, l’arte si manifesta come un’esperienza che va al di là della mera documentazione visiva.
Avvolto di nebbia cammino confuso, di colpo un chiarore mi segna la via.Imbocco la strada, che sia asfalto o selciato, a ostacoli o in salita, da solo o in compagnia,tutto mi aiuta…
Ma il viaggio comincia da me… (Maria Teresa) Locicero
Iniziando la sua carriera come geometra, Vicino ha trasformato la sua passione per catturare la bellezza dei luoghi in un’esplorazione profonda e intima dell’anima umana.
“La fotografia è il mio linguaggio, la mia via per comunicare” afferma Vicino, rivelando come la sua pratica sia diventata molto più di una registrazione visiva. Da uno sguardo retrospettivo al progetto Nebbia – Viaggio Introspettivo… alla ricerca di me emerge un percorso di trasformazione personale e sociale.
Nebbia, originato casualmente, si evolve in un progetto che va oltre la superficie delle immagini.
Selezionato per essere esposto all’interno del prestigioso festival siciliano Med Photo Fest2023, dedicato alla fotografia, dopo una prima mostra il percorso espositivo si è chiuso il 19 novembre con una seconda tappa il progetto di Rosario raccontano la condizione sociale e personale di Vicino, aprendo uno spazio di riflessione e introspezione per gli spettatori.
La libertà diventa il filo conduttore di questo viaggio fotografico, una fuga dalle costrizioni sociali che la macchina fotografica di Vicino cattura in modo eloquente.
Il progetto diventa una testimonianza di un percorso verso la liberazione personale, un viaggio alla scoperta di sé.
Attraversare paure e vuoti diventa una sfida quotidiana, e la fotografia agisce come un mezzo per dare forma a queste emozioni. La luce dell’obiettivo di Vicino illumina i momenti più oscuri, trasformando l’emozione personale in un’esperienza condivisibile con il pubblico. La connessione con il bambino interiore emerge come una chiave fondamentale nel lavoro di Vicino.
Invita gli spettatori a coltivare la curiosità e la semplicità, elementi che mantengono viva la purezza e l’innocenza presenti in ognuno di noi.
Ogni esposizione diventa un dialogo aperto tra le immagini di Vicino e il pubblico, con le reazioni delle persone che diventano parte integrante del processo creativo. Questa interazione continua offre nuove sfide e ispirazioni, alimentando la continua evoluzione del suo lavoro.
In questo viaggio fotografico senza fine, le immagini di Rosario Vicino diventano un invito a esplorare le profondità dell’anima umana, dove la visione diventa un ponte autentico tra il visibile e l’invisibile.
Biografia
Nato a Catania nel 1968, Rosario Vicino si definisce fotoamatore. Dopo il diploma presso l’Istituto G.B. Vaccarini di Catania nel 1987, ha sempre esercitato la professione di geometra, inizialmente come dipendente di imprese o studi tecnici, adesso come libero professionista. Ha iniziato ad interessarsi di fotografia per il piacere di portare a casa il ricordo degli splendidi luoghi che visitava per lavoro o per diletto.
Più passava il tempo e più si appassionava, tanto da fare crescere di pari passo anche l’attrezzatura che utilizzava. Nel 2014 si iscrive ad una Associazione Fotografica alla ricerca di nuovi stimoli e della possibilità di confrontarsi con altri fotoamatori. Con la neonata Ass. Fotografica Renarossa segue il primo corso fotografico e da allora cresce, anche sotto lo stimolo dei soci fondatori dell’associazione, il desiderio di realizzare un progetto fotografico con il titolo di Comfort Women. Oggi per Rosario Vicino la fotografia è diventata il mezzo per esprimere il proprio essere e il proprio stato d’animo, lo strumento con il quale mostra la sua anima. Ama il colore e predilige scattare foto a colori ma il suo primo progetto è in bianco e nero.
Ljdia Musso
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Percorso di introspezione e consapevolezza che porta a superare convinzioni e condizionamenti tanto limitanti da essere percepiti come una prigionia sociale. Non aderire alle regole sociali in termini di lavoro, matrimonio, figli, può essere paralizzante al punto da generare un vuoto emozionale, e compromettere i propri obiettivi. È stato un lavoro duro e sofferto ma, alla fine, ha concesso la libertà di godere finalmente del proprio spazio vitale e di bloccare le negatività che impedisco di realizzare i propri sogni.
