Mostre Personali 2023 – Antonio Parrinello

ANTONIO PARRINELLO      

A modo mio, tra Cinema e Teatro

Joseane Zanchi Daher
MedPhotoFest 2023 - Mediterraneum4 MedPhotoFest 2023
MedPhotoFest 2023 – Mediterraneum4 MedPhotoFest 2023

ANTONIO PARRINELLO      

A modo mio, tra Cinema e Teatro

Antonio Parrinello, fotografo professionista siciliano, ha avuto modo, durante la sua carriera, di penetrare ed analizzare sia il complesso ed affascinante mondo della cinematografia che quello dell’avventura teatrale. Questa scelta tematica, affidata allo strumento fotografico, ha consentito all’autore di penetrare l’apparenza effimera che sta dietro l’evento teatrale (ogni rappresentazione è differente da quella che l’ha preceduta) e coglierne le peculiarità, le invenzioni, le agnizioni, le intuizioni talvolta solo indirette, addirittura inconsce, che nascono durante la gestazione drammatica, spesso inavvertite e sconosciute agli stessi protagonisti. Fotografare l’azione teatrale comporta un duello, un contrappunto, con gli autori della “piece”, col suo regista, con gli interpreti, con la scena tutta, persino con il pubblico, cosicché, osservando i fotogrammi, si capisce che oltre “l’intentio” dell’autore, oltre “l’intentio” dell’opera, c’è anche un altro aspetto da valutare ed è “l’intentio” dello spettatore” (v. Umberto Eco: I limiti dell’interpretazione)

Qui si inserisce autorevolmente lo sguardo perspicace ed attento del nostro autore il quale sa che deve mettere al giusto posto il dovere professionale della cronaca e, nel contempo, fornire allo spettatore una ragione in più per la partecipazione al comune “odéon”. Un dovere in più che si fa attenzione al testo, al climax espressivo raggiunto dalla rappresentazione, al virtuosismo coreutico, alla funzione espressiva e simbolica dell’apparato scenico. Tutto è affidato al suo occhio che deve afferrare, sintetizzare e “spiegare”; magari a futura memoria.

Della vicenda cinematografica Antonio è stato “il fotografo di scena”, quindi il cronista di un work in progress che davanti al suo obiettivo si dispiegava, e spiegava, raccogliendo sia il tempo della ripresa fotografica sia il “non tempo” dell’intervallo dove tutto si concentra in un’attesa tormentata tra ripensamenti, scelte da adottare, soluzioni da privilegiare. E magari, e nel frattempo, il fotografo di scena ha trovato la chiave giusta da suggerire, come accedeva con i grandi cronisti degli anni felici di Cinecittà.

Anche qui l’attenzione del Nostro si fa attenzione critica, apportatrice di un’informazione capace di costruire un parallelo controcanto, assolutamente sincero, naturale, concreto, strumentale per la finzione cui sta dando il carisma della realtà vera. Nel suo operare nessun privilegio divistico, nessun stupore da provincia, quanto un rispetto professionale per quella poesia che Fellini, Truffaut, W.Allen ci hanno “raccomandato” di amare.

Questa nota, legata alle proposte fotografiche in mostra, non deve farci dimenticare il contributo fotogiornalistico di Parrinello nei confronti della cronaca giudiziaria siciliana, l’attenzione al suo territorio (Etna su tutto), alle sue tradizioni (l’eterna Sant’Agata), alla sua economia (alta moda – Marella Ferrera), alla sua storia; riflessioni tutte confluite in tante apprezzate pubblicazioni editoriali.

  Pippo Pappalardo


2023 Antonio Parrinello la Concesssione del telefono Pippo Pattavina Tuccio Musumeci
2023 Antonio Parrinello la Concesssione del telefono Pippo Pattavina Tuccio Musumeci



Approfondimenti


Sito Personale

https://antonio-parrinello.jimdosite.com/


Antonio Parrinello su Instagram

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ANTONIO PARRINELLO RACCONTA LA GIOIA DEL PULITZER E LE STORIE DEI MIGRANTI

Intervista ad Antonio Parrinello

“Le foto devono sempre raccontare una storia”. È questa la filosofia che attraversa  tutto il lavoro di Antonio Parrinello, fotoreporter per l’agenzia Reuters. Le sue foto sono tra quelle dei collaboratori dell’agenzia britannica che si sono aggiudicate il Premio Pulitzer, la più prestigiosa onorificenza per il giornalismo. Il premio è stato conferito  per  gli scatti che hanno raccontato la crisi dei migranti. In un’intervista a Sicilia & donna Antonio Parrinello racconta le sensazioni e le emozioni vissute sul campo come fotografo e come uomo.

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Antonio Parrinello e Massimo Privitera
Antonio Parrinello e Massimo Privitera


Su di me

Nel 1990 inizia a collaborare con il quotidiano “La Sicilia” di Catania. Iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti dal 1994, realizza dei reportage in Sud America, Ecuador, Colombia e Nicaragua, che verranno pubblicati sul mensile “Geodes”.

Successivamente inizia la sua collaborazione con l’agenzia “Contrasto” di Roma, pubblicando su diverse testate nazionali e internazionali, come il “Time” e il “Paris Match”, nel quale viene pubblicata una doppia pagina con la foto del vulcano Etna.

Sul “Venerdì di Repubblica” pubblica in copertina l’immagine della Madonna di Viagrande che piange sangue.

Frequenta il Centro Sperimentale Televisivo di Roma. Segue dei corsi sul cinema, tenuti dal Prof. Guido Aristarco, insegnante di Storia del cinema alla Sapienza di Roma. Inizia a lavorare come fotografo di scena su diversi set cinematografici, ritraendo attori di fama nazionale e internazionale, come Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, Monica Bellucci, David Coco, Enrico Lo Verso.

LEONFORTE-ENNA SET LA BELLA SOCIETA’ DI GIAN PAOLO CUGNO

Nel 1997 lavora con il regista Marco Risi nel film “L’ultimo Capodanno”, e nel 2007 con il regista Claudio Fragasso nel film “Milano Palermo – il ritorno”, sequel di “Palermo Milano – solo andata”. Nel 2010 pubblica il libro fotografico sul film “La bella società” del regista Gian Paolo Cugno con le foto di scena tratte durante le riprese.

Nel 2012 inizia una collaborazione come fotografo di scena per il Teatro Stabile G. Verga di Catania. Negli anni documenta alcuni set cinematografici: I Vicerè di Roberto Andò, I baci mai dati di Roberta Torre, Rosso Malpelo di Pasquale Scimeca, I Malavoglia di Pasquale Scimeca, La vita rubata di Graziano Diana, Ti ho cercata in tutti i necrologi di Giancarlo Giannini, L’amore fa male di Mirca Viola.

Nel 2013 è vincitore dell’ottava edizione del Premio Nazionale di giornalismo a Portopalo “Più a sud di Tunisi” per la sezione “Immagini”, con un reportage fotografico sull’accoglienza dei migranti in Sicilia. Sempre nel 2013 il periodico “Internazionale” inserisce tra le migliori foto dell’anno il suo scatto “Bare dei migranti all’interno dell’hangar di Lampedusa”.

Dal 2016 inizia una collaborazione con l’agenzia Reuters TV per la realizzazione di servizi videogiornalistici. Ha lavorato come direttore della fotografia nel videoclip musicale “Due di notte” di Mario Incudine, e nel cortometraggio “Neanche i cani”, per la regia di Alfio D’Agata, vincitore del premio “Per….corti alternativi”, il cui protagonista è Nino Frassica. In questi anni ha realizzato diverse mostre fotografiche: “Etna patrimonio Unesco”, esposta al Palazzo della Cultura di Catania e all’Expo delle Dolomiti di Longarone, in Veneto; “Sant’Aituzza”, dedicata alla patrona di Catania Sant’Agata; “Gli occhi smarriti della mente”, un reportage sui manicomi nel sud Italia; “Il paesaggio siciliano nel cinema”, che racconta la Sicilia attraverso i set cinematografici; “Pascha”, la settimana Santa in Sicilia. Attualmente collabora con l’agenzia fotogiornalistica internazionale “Reuters”, continuando a pubblicare su quotidiani e periodici nazionali e internazionali.

Tra 73.000 scatti sull’immigrazione dell’agenzia “Reuters”, una sua foto, scelta dall’artista israeliana Orna Ben-Ami per il progetto “Entire Life in a Package” (“Una vita in un pacchetto”) è stata in mostra a Villa Aurea, nella Valle dei Templi di Agrigento, dopo essere stata esposta a New York, a Ginevra nella sede dell’ONU e in Germania.

Nel 2018 realizza come direttore della fotografia, con la regia di Raffaella Casabianca il cortometraggio “Come un film” girato all’interno dell’Istituto Salesiano Don Bosco di Catania. Partecipa alla realizzazione del progetto fotografico monumentale “Un Cantico per Librino” ideato dal mecenate Antonio Presti. Luglio 2018 realizza un video, sulla stilista Marella Ferrera per conto della Creative director Vittoria Isaia, IED Istituto Europeo di Design Milano.

Luglio 2018 fa parte dei fotografi ufficiali del Taormina Film Fest Settembre 2018 realizza il video “Arcaica” il progetto artistico itinerante di Giuseppe Livio Gennaio 2019 ospite d’onore del premio Poesia Città di Tremestieri Etneo, un racconto per immagine sull’immigrazione.

Gennaio 2019 riceve il premio speciale Kaos “Identità del Mediterraneo” a Canicattì all’edizione di Kaos il Festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana.

Febbraio 2019 realizza la mostra fotografica “Martiri” nel foyer del Teatro Stabile Verga di Catania Marzo 2019 mostra fotografica “Etna Patrimonio Unesco” al Museo Civico Castello Ursino di Catania. Aprile 2019 riceve il premio “Città solidale” a Soverato (CZ). Giugno 2019 riceve il premio Raffaello Sanzio per lavoro svolto sul fenomeno dell’immigrazione.

Dal 2018 inizia una collaborazione presso la Scuola Superiore di Catania UNICT tenendo un corso fotografico di reportage .Nel 2019 tiene un laboratorio di fotografia di scena presso il Teatro Stabile di Catania.


Radio Fantastica – RMB – Intervista ad Antonio Parrinello

Sarà visitabile fino a fine mese presso Palazzo della Cultura di #Catania ed inserita nell’ambito del Med Photo Fest 2023, la mostra fotografica “A modo mio, tra Cinema e Teatro” del fotografo Antonio Parrinello, in collegamento con la nostra Antonella Insabella su Radio Fantastica – RMB e Sestarete TV – Canale 81

#fotografia#cinema #teatro #immagine #photo


Estratto di una lunga e piacevole chiacchierata, insieme a Enzo Stroscio e Antonella Guglielmino nel programma WONDER WOMAN


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