Mostre Personali 2023 – CARLOTTA BALDAZZI
CARLOTTA BALDAZZI
Vissuti Preziosi
Osservando il lavoro di Carlotta Baldazzi (Ugly Aunt), “Vissuti Preziosi”, siamo quasi obbligati a cedere di trovarci a guardare delle opere pittoriche. Lo è lo stile, lo sono i rimandi dell’arte che ha attraversato l’intero Novecento, lo è la passione citazionista. Invece siamo di fronte a delle fotografie elaborate digitalmente.
Subito allora alcune domande. Può la fotografia introiettare linguaggi diversi? E farlo garantirebbe la sua esistenza? A distanza di un secolo e mezzo la fotografia può ancora rincorrere la pittura? Non lo sappiamo, ma a noi piacciono le fotografie che più che servire risposte forniscono dubbi, domande.
È in questo senso “Vissuti Preziosi” va osservato e valutato, alla filigrana cioè delle commistioni di linguaggi, nelle intersezioni di stili. La fotografia, direi quasi per natura, ha una particolare vocazione per gli “incidenti”, per il caso, persino per gli errori, ma non getta via nulla anzi, accoglie.
Un’esperienza – siamo in tutt’altro campo – simile alla fotografia è il jazz. Anche lì, poiché non c’è nulla di immutabile, l’improvvisazione e l’estro del musicista è fondamentale per aggiungere nuova linfa vitale alla musica.
La fotografia non è un totem né rappresenta un altare cui doversi inchinare ma il frutto di ogni esperienza, di ogni vocazione, di un personale modo di guardare le cose del mondo. Così Carlotta Baldazzi, partendo inizialmente da una fotografia, o un frammento di fotografia, elabora altrove e con i mezzi digitali che le accorrono in aiuto, quanto intende esprimere.
“Vissuti Preziosi” è un progetto coraggioso, forse farà storcere il naso ai duri e puri della “sacra apparizione”, le vestali del “momento bressoniano” forse si strapperanno le vesti, ma non potranno disconoscere il coraggio che lo innerva; e chi è attento alle novità ne apprezzerà invece l’arditezza delle citazioni artistiche.
Ma non finisce qui: chi è ancora più attento coglierà nelle immagini, dalle più visionarie alle optical della pop art, il filo rosso di una denuncia sulle condizioni della donna e l’eterno dibattere delle questioni di genere. Può allora la fotografia digitale riappropriarsi del ruolo documentale e ridiventare funzione? Certamente. E ancora meglio se appaga gli occhi.
Giuseppe Cicozzetti
Carlotta Baldazzi
Il procedimento delle mie immagini è complesso, la lavorazione richiede tempo passione e creatività. Le foto sono originali, gli scatti fotografici vengono elaborati al computer con complessi programmi di elaborazione delle immagini, concludo con il ripasso di pittura digitale che la rende perfetta, personale e con uno stile unico.
L’immagine conclusa viene fatta stampare su Giclée di alta qualità Hahnemühle fine art convas 350 gsm cotone 100% certificata museo.
Recensione di Gianni Mazzesi
Carlotta Baldazzi ci rende consci di come una donna possa fare ironia nera sul proprio corpo e di come la lucida follia possa coesistere con quella iper-razionale che vede fantasmi, morte e sesso nella stessa serie d’immagini.
Sono fotografie e video art piene di colori digitali, dolci e dal persistente odore di polvere da sparo, che ci colpiscono osservandole senza pudore, un esempio di come dovremmo accostarci tutta l’arte antica e moderna, senza pudore appunto.
Che siano Super woman e donne obese che non rinunciano al porn food, donne che amano la natura e la magia, contorsioniste della vita, la Baldazzi annuncia davanti ai nostri occhi l’esistenza sfaccettata e indefinita, quella che spaventa sempre piu’ la popolazione maschile in questo millennio.
Gianni Mazzesi
Vissuti Preziosi
Fotografia e Pittura Digitale
Approfondimenti
UGLY AUNT (Carlotta Baldazzi) su Instagram
Instagram https://www.instagram.com/carlottabaldazzi17/?igshid=MzRlODBiNWFlZA%3D%3D
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