Mostre Personali 2023 – Roberto Fernández Ibáñez | Uruguay
Roberto Fernández Ibáñez
Contemporaneidad de las Brujas
Streghe di oggi. Attraverso queste immagini mi chiedo quante donne di oggi potrebbero essere considerate streghe in base ai loro pensieri, azioni, scelte preferenziali, per essere giustiziate senza pietà.
Da queste opere rivendico, per la memoria delle cosiddette streghe l’estinzione di un fuoco acceso dalla brutalità, dall’ignoranza e dalla paura (infondata, ma ancora latente), la necessità di potere guardare dritto negli occhi una donna.
Alla fine, questi ritratti cercano di mostrare solidarietà con le vittime della violenza di genere di tutti i tempi, compresa quella attuale, nel perseguimento di una società più giusta, equilibrata ed empatica.
Roberto Fernández Ibáñez
Cronache dal passato. Storie di donne che allora come oggi sono vittime di pregiudizi. Sono le streghe, donne portatrici di un sapere terrestre, vittime di una misoginia rintracciabile fino ai giorni nostri. Bruciate, vilipese, torturate, spesso ai margini sociali delle comunità; malviste, sospettate di intrecci con il diavolo, sediziose e malevoli. Nel medioevo ne sono state arse vive (questa era la pena) diverse migliaia, spesso per un semplice sospetto. Alle donne, a tutte le donne, per il male che hanno ricevuto nei secoli l’uomo è condannato a chiedere scusa per l’eternità. Ognuno come può, ognuno come sa.
Roberto Fernández Ibáñez è un brillante fotografo uruguaiano e con la sua serie “Contemporaneidad de las Brujas” intende restituire dignità a donne che oggi subiscono discriminazioni da una società disattenta alle questioni di genere, ai bisogni e alla dignità delle donne. La galleria di ritratti è accompagnata da una brevissima didascalia, proprio un cenno, ma dalle cui parole così ficcanti e precise, apprendiamo come la discriminazione sia ancora viva. Vero e verosimile in fotografia si contendono il primato, ci sussurrano storie probabili, spesso però più vere del vero, a cui noi vogliamo credere.
Ecco per cui noi ci abbandoniamo al flusso indomabile dei ritratti di Roberto Fernández Ibáñez. Quei volti interpretano una sofferenza antica come il mondo, ma declinata in questo secolo.
Si tratta di ritratti, per così dire, ambientati nei quali non meno importanti per la narrazione dei caratteri sono gli oggetti in scena. Anzi, proprio questi ci indicano la giusta via: un libro, una sfera di cristallo, animali, una candela tracciano trame di un sapere negato, nascosto, da relegare all’oblio dell’eresia. Quel sapere di un tempo, così ctonio, fatto di sangue e formule, di carne e riti è andato disperso, e con esso anche le interpreti. Oggi non è del tutto diverso, se ancora oggi sentiamo il dovere di affrancare la figura femminile dalla soggezione maschile, allora il lavoro non è ancora finito. E in questo ripetuto riverbero cogliamo l’eco del passato raggiungere la contemporaneità.
E a ricordarcelo è l’eccellente risarcimento che abita “Contemporaneidad de las Brujas”.
Giuseppe Cicozzetti
Approfondimenti
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