Mostre a Siracusa
Yusuke Sakai
Salaryman Blues
Questo mio lavoro è rivolto ad un uomo d’affari giapponese, dai colletti bianchi.
Ogni giorno battiamo il ritmo del blues.
Tutti i giorni uno dopo l’altro ci occupano la mente, carichi di lavoro.
Ogni giorno la mia fatica aumenta.
Ogni volta che sorpasso un certo livello di affaticamento, tuttavia, mi fermo stanco.
Quello che vedo è fuori dal mio sentire la vita,
sorseggiando una bevanda nutrizionale mentre batto una tastiera?
C’è il mondo nel mio cuore.
È il mondo estraneo il rumore della vita di oggi giorno.
Sto distrattamente guardando me stesso nel mondo.
Sto guardando me, senza alcuna coscienza.
Questo lavoro è il mio autoritratto, registrato all’interno del mio cuore.
Ortigia Island Photography Gallery, Via Duca degli Abruzzi 11, Siracusa
Anastasia Chernyavsky
Extensions II
La storia della fotografia è costellata di fotografe-madri che hanno messo in scena la nudità.
Quella propria e, più spesso, quella dei propri figli, adolescenti o bambini. La potenza espressiva e comunicativa degli adolescenti in fotografia è qualcosa che non ha pari nell’universo degli adulti.
Anastasia, è passata alle cronache per una sua foto che è stata violentemente censurata da una ideologia tanto ipocrita quanto arcaica. Tanto violenta quanto anacronistica. Una foto di una delicatezza e di una poesia senza eguali.
Ortigia Island Photography Gallery, Via Duca degli Abruzzi 11, Siracusa
Sandro Bertola
L’Uomo senza Redenzione condanna il Paesaggio all’Oblio
L’alienazione e la sensazione d’incolmabile vuoto che alberga nell’animo della società moderna si riverbera inesorabile nei luoghi dell’abitare. L’uomo, non solo sembra sfuggire ad una qualche speranza di redenzione, ma condanna il paesaggio ad un triste oblio.
I concetti di Paesaggio e Ambiente dovrebbero essere intesi in maniera congiunta, al fine di rafforzarne il valore primario che hanno all’interno della nostra società.
Ortigia Island Photography Gallery, Via Duca degli Abruzzi 11, Siracusa
Paola Calleri
Viaggi della Speranza
Incontrai Giorgia per caso, tra i banchi universitari. Un raggio di sole tra quelle aule grigie che entrò in poco tempo anche nel mio cuore. Cominciammo, da subito, a condividere tutto ciò che di bello c’è in un’amicizia, la casa, la quotidianità, ma purtroppo non solo questo.
Non avevo mai incontrato la malattia, tranne per qualche banale raffreddore, e l’ultima cosa che avrei voluto sarebbe stata quella di conoscerla in questo modo, su di lei.
La sclerosi multipla aveva colpito la mia amica, indirettamente aveva colpito anche me.
Ortigia Island Photography Gallery, Via Duca degli Abruzzi 11, Siracusa